È partita anche da Torino la missione spaziale europea Proba-3, destinata a creare eclissi solari artificiali, che rappresenta un traguardo tecnologico e scientifico senza precedenti. L’obiettivo è realizzare osservazioni uniche della corona solare grazie a due satelliti in formazione: uno funge da occultatore del Sole, mentre l’altro osserva la stella attraverso l’ombra creata. Lanciata dal Centro spaziale Satish Dhawan in India questa missione permetterà di generare eclissi quotidiane di sei ore, superando i limiti delle eclissi naturali che durano pochi minuti.
La tecnica, mai usata prima ed a forte componente digitale, consentirà di studiare fenomeni enigmatici come le espulsioni coronali di massa e le tempeste solari, cruciali per comprendere la meteorologia spaziale e mitigare i loro effetti sulla Terra. Proba-3 è composta da due satelliti separati che, una volta in orbita, dovranno allinearsi tra loro mantenendosi in formazione a una distanza di circa 150 metri con un margine di errore di appena un millimetro. L’Italia partecipa al progetto tramite l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Leonardo e Aviotec, fornendo contributi chiave allo sviluppo degli strumenti a bordo.
L’Inaf di Torino ha progettato e testato il sistema metrologico Sps (Shadow Position Sensors), capace di monitorare con estrema precisione la posizione relativa tra i due satelliti, garantendo che l’allineamento rimanga entro un margine di errore di 0,5 mm. Inoltre, ha contribuito allo sviluppo dell’Opse (Occulter Position Sensors), che utilizza una terna di led per misurare lo spostamento relativo tra i satelliti. Fondamentale anche il lavoro sul coronografo Aspiics, che utilizzerà filtri a banda spettrale stretta sviluppati dall’Inaf per osservare il plasma ionizzato della corona solare. La missione Proba- 3 segna un passo avanti significativo per l’esplorazione solare, aprendo nuove prospettive per la comprensione del nostro Sole e delle sue dinamiche.
E.P.