Studenti, via Skype non solo lezioni ma anche preghiera

L’università, così come altri corsi che noi seguiamo, ci mette a disposizione sia piattaforme online per seguire le lezioni, sia docenti disponibili per poter dialogare e avere un contatto diretto. Noi cerchiamo di svolgere le nostre giornate come facevamo prima in biblioteca, ma a distanza. Così ci colleghiamo via Skype e studiamo insieme: a volte ripetiamo qualcosa insieme, altre volte semplicemente stiamo lì con Skype aperto, sapendo che anche gli altri stanno studiando e portando avanti questa quotidianità.

[…] Questa quaresima è molto forte. La prima domenica che ho dovuto seguire la Messa in tv è stata veramente dolorosa […] però, abbiamo pensato ai quaranta giorni di Gesù nel deserto e ci è sembrato davvero il momento di offrire più che mai questo dolore e credere con fede che ne usciremo presto. […] Abbiamo sentito molto forte l’esigenza di unirci al Papa con la recita quotidiana del Rosario e allora abbiamo deciso di darci appuntamento tutte le sere. Alle 19 ci colleghiamo via Skype e lo recitiamo insieme. Non eravamo abituati a ritagliarci questo momento nella giornata, però ci sembra proprio fondamentale adesso, sia per essere uniti ancora di più e soprattutto nella preghiera, sia per rispondere a questo appello di preghiera comunitaria. Significa anche riaffidarsi alla Croce, credere nella risurrezione e farlo insieme dà ancora più valore e ci porta a sentirci uniti, tra di noi, ma anche con quelli che in questo momento hanno solo la preghiera da offrire.

[…] Per me è un po’ un appuntamento di ristoro e di ricarica, perché comunque cerchiamo di mantenere la nostra quotidianità, però poi accendiamo la televisione e vediamo tante notizie dure di chi non ce la fa, di chi sta combattendo e uno si sente veramente inerme, così, in questo senso di smarrimento, trova un po’ una consolazione. Il fatto di essere insieme mi dà ancora più forza, così come sapere che siamo in tanti ad affrontare questo periodo in cui per uno che magari non arriva o è un po’ più scoraggiato c’è l’altro che lo sostiene.

Caterina COLECCHIA

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