Con Synchron il cervello ‘parla’ all’i-Pad

Controllare un iPhone o un iPad o qualsivoglia altro dispositivo elettronico con il proprio cervello può sembrare fantascientifico, forse anche pericoloso, senza considerare che un’interazione cervello-macchina andrebbe regolamentata anche dal punto di vista della privacy. Ma se si pensa che l’applicazione di questa tipologia di interfaccia può potenzialmente aiutare persone con disabilità a comunicare allora la prospettiva cambia.

Nonostante preoccupazioni, accuse e critiche è giunta dalla FDA l’approvazione per i test clinici al dispositivo di Synchron, che permette ai pazienti – sono sei in questo momento – di interagire tramite un iPad. Attraverso a una serie di piccoli sensori denominati Stentrode inseriti nella parte superiore del cervello attraverso un vaso sanguigno si riesce a comunicare in modo semplice ed efficace: i pensieri vengono direttamente riportati sullo schermo del tablet. A differenza di altre soluzioni si tratta di un’operazione per nulla invasiva ed il dispositivo viene controllato in modalità wireless tramite il Synchron Switch dal torace del paziente.

Il successo di questo dispositivo riguarda la sua la semplicità: innanzitutto la nella comunicazione, che richiede soltanto la trasformazione di piccoli input in una breve risposta. E poi semplicità nell’impiantare il dispositivo, per cui non è necessaria neurochirurgia. L’impianto di Synchron è stato sviluppato per essere permanente, andando così oltre le difficoltà incontrate da altre soluzioni in cui i sensori rischiano di essere ricoperti da tessuto cicatriziale con conseguente blocco dei segnali.

È comunque ancora lontana la disponibilità commerciale, ma per il momento gli esiti dei pazienti coinvolti nella sperimentazione sono positivi e le prospettive di applicazione fanno sperare in un significativo aumento nella qualità della vita di molte persone.

Jasmine MILONE

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *