È di questo autunno l’annuncio di PayPal sulla sua nuova app per la gestione dei pagamenti digitali quotidiani, che fornisce un’esperienza personalizzata ad ogni utente grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale avanzata e del machine learning. La nuova app offre ai clienti PayPal un’unica soluzione per inviare e ricevere denaro ad amici, familiari e aziende, pagare tramite QR code e sostenere cause e associazioni.
In particolare l’hub dei pagamenti include tra le novità le funzioni di invio e ricezione di denaro, trasferimenti internazionali e donazioni a organizzazioni no-profit. A questo proposito, nei prossimi mesi è previsto anche il lancio di una sezione specifica per i programmi di beneficenza: il PayPal Generosity Network, una piattaforma dedicata al crowdfunding che varcherà i confini americani per arrivare in Europa (prima nel Regno Unito e in Germania, per giungere a beve anche in Italia).
Il Generosity Network fornisce ai clienti di PayPal un modo per connettersi direttamente a milioni di persone che possono aiutare a raccogliere fondi a favore di una causa di beneficenza sfruttando il collegamento offerto dal circuito PayPal. Gli utenti potranno infatti attivare una campagna nel PayPal Generosity Network per un’iniziativa individuale o comunitaria direttamente all’interno dell’app.
Sarà possibile creare uno spazio nel proprio profilo in cui dare un nome al programma di crowdfunding, aggiungere foto, impostare un target che determini l’obiettivo della raccolta fondi, fornirne una descrizione e classificarla perché raggiunga più in fretta gli utenti potenzialmente interessati. Una volta pubblicata, la campagna sarà pronta per essere condivisa tra amici, familiari e colleghi. Ogni progetto personale potrà raccogliere fino a 20.000 euro in un periodo di 30 giorni. Il denaro donato verrà poi depositato direttamente sul conto PayPal collegato, consentendo agli utenti di distribuire facilmente i fondi raccolti, versandoli per la causa prevista, che si tratti di una charity locale, di un amico o di un familiare.
Michela ACCOTTO