Anche Torino per DART a difenderci dagli asteroidi

Anche Torino si inserisce tra i protagonisti della missione DART della NASA, operazione spaziale con l´obiettivo di difendere il pianeta da potenziali minacce di asteroidi.

Il microsatellite dell´Agenzia Spaziale Italiana (ASI), LICIACube, è stato realizzato interamente negli stabilimenti di Argotec a Torino e sarà consegnato entro pochi giorni al sito di integrazione negli Stati Uniti per l´inserimento nella sonda e la preparazione al lancio. Lo scopo della missione sarà quello di modificare l´orbita degli asteroidi in rotta verso la Terra attraverso un impatto con il veicolo spaziale alla velocità di circa 21 mila km/h. LICIACube, dopo circa undici mesi di viaggio a bordo di DART si separerà dalla sonda ed acquisirà immagini ad alta risoluzione del cratere e dei detriti generati dalla collisione, per consentire una valutazione completa degli effetti dell´impatto.

Tutti i dati prodotti in questa fase della missione saranno fondamentali per verificare l’efficacia della capacità di variazione dell’orbita degli asteroidi tramite questa tecnica. Inoltre, i team scientifici italiani e americani utilizzeranno i dati acquisiti da DART e LICIACube per investigazioni sulla natura e composizione dell’asteroide. Il piccolo satellite italiano, utilizzando un’ottica potente e un software basato sull’intelligenza artificiale, sarà in grado di effettuare il riconoscimento degli oggetti celesti, di attuare in modo autonomo manovre orbitali e di catturare immagini e dati scientifici che saranno indispensabili nella validazione di questa tecnica per la difesa della Terra da potenziali minacce esterne come gli asteroidi. Sebbene al momento non esista un pericolo imminente di un possibile impatto, la collisione di un asteroide con la Terra è un rischio non trascurabile.

Questa missione rappresenta il primo passo verso una nuova modalità di difesa planetaria, ed è significativo e molto importante che a giocare un ruolo decisivo sarà anche l’Italia con LICIACube, un progetto che delinea un nuovo punto di partenza tecnologico per il futuro delle missioni a supporto dell´esplorazione spaziale.

Jasmine MILONE

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