Le 5 regole che allungano la vita dei dispositivi

Accanto all’acquisto di device di qualunque tipo è previsto un aggiornamento periodico del software che corregge i bug e ci protegge dalle vulnerabilità. Un giorno, però, gli aggiornamenti smettono di arrivare e scatta la necessità di acquistare un nuovo dispositivo. Parliamo di obsolescenza tecnologica (quello stato di cose per cui il nostro device diventa inutilizzabile in sicurezza, lato software e hardware), peggio ancora quando è programmata (quando cioè le case produttrici peggiorerebbero di proposito le prestazioni dei dispositivi più vecchi per spingere gli utenti a comprare quelli nuovi). Lo scorso Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento Raee rivela che la produzione dei rifiuti tecnologici del solo 2022 ha superato le 361 mila tonnellate. Sebbene si tratti di una leggera riduzione rispetto all’anno precedente, sono ancora molte le apparecchiature da smaltire ed è in continua diminuzione il tempo di durata dei dispositivi elettronici.

Dunque, come far sopravvivere i nostri dispositivi all’obsolescenza tecnologica? Superati i termini per l’aggiornamento si diventa più vulnerabili a bug e attacchi informatici. È possibile quindi continuare ad utilizzare i nostri dispositivi in sicurezza? Sì, con alcuni accorgimenti in più. Ecco cinque buone prassi per mantenere alto il livello di sicurezza.

1) Aggiorna periodicamente il tuo browser. Rimanere al passo con gli aggiornamenti del browser offrirà una certa protezione da siti web dannosi. Società di browser affidabili come Mozilla aggiornano le loro app per funzionare su computer che hanno più di 10 anni.

2) Evita comportamenti a rischio. Non aprire messaggi o fare clic su collegamenti provenienti da mittenti sconosciuti e utilizza solo app offerte da marchi affidabili. I dispositivi Android sono più suscettibili ai malware rispetto ai telefoni Apple, in parte perché possono essere configurati per installare app da app store non autorizzati. Inoltre, molti produttori smettono di supportare i dispositivi Android dopo solo due anni. Che fare? I proprietari di dispositivi Android obsoleti possono aggiungere un livello di protezione installando un’applicazione che permette l’identificazione dei malware.

3) Proteggi i tuoi account online.  Configura i tuoi account online con l’autenticazione a due fattori. Questa pratica genera un codice univoco tramite un’app o un messaggio di testo ogni volta che accedi a un sito: può aiutare a prevenire l’accesso inappropriato al tuo account in caso di furto della password.

4) Installa un sistema operativo diverso.  Esistono passaggi più avanzati che possono mantenere un dispositivo funzionante e sicuro oltre la sua vita supportata. Uno prevede la sostituzione del sistema software del produttore con un’alternativa. L’installazione di un sistema operativo diverso richiede alcune conoscenze tecniche, ma una miriade di risorse e tutorial online offrono istruzioni dettagliate per l’aggiunta ad esempio di Linux, un sistema operativo open source noto per la solida sicurezza.

5) Lato smartphone. I possessori di smartphone hanno certo meno scelte. Per Android, c’è LineageOS, un sistema operativo Mobile open source, che ha ricevuto recensioni positive per la sua solida sicurezza. I dispositivi mobili Apple obsoleti, invece, non possono essere facilmente modificati per installare un sistema operativo alternativo. In effetti, gli esperti di sicurezza sconsigliano il “jailbreak” o l’iniezione di software non autorizzato, perché può indebolire la sicurezza del dispositivo Apple.

L’obsolescenza tecnologica però non riguarda solo il software, ma anche l’hardware e a volte il nostro device proprio non ce la fa più a svolgere le funzioni per cui è stato progettato. Cosa possiamo fare quando, ad esempio, la batteria si scarica spesso e costi, sforzi e rischi si sommano, rendendo inutilizzabile il nostro dispositivo? La soluzione potrebbe essere disattivare la connessione Internet di un apparecchio datato per utilizzarlo, in sicurezza, per attività leggere come riprodurre musica. Se non è connesso alla rete, non importa che non sia aggiornato.

A.G.

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