Presentata Fair, la fondazione sull’intelligenza artificiale

È stata presentata, nell’area della Ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa, la fondazione Future Ai Research (FAIR), un partenariato esteso sull’Intelligenza Artificiale.

I principali obiettivi di questa fondazione sono: rendere il nostro paese un hub a livello globale di ricerca ed innovazione per lo sviluppo di un’intelligenza artificiale che sia affidabile, sostenibile e incentrata sull’uomo; promuovere l’innovazione e lo sviluppo di tecnologie basate sull’IA; creare nuovi talenti italiani in questo settore.

La fondazione utilizza un approccio inclusivo ed interdisciplinare così da valorizzare al meglio le diffuse eccellenze nella comunità scientifica italiana. Un dato importante risiede nel fatto che Fair punta ad un’estesa partecipazione femminile per il raggiungimento dei propri obiettivi, è previsto infatti almeno un 33% di donne attive (si pensi che, all’interno della comunità scientifica italiana, le donne rappresentano a malapena il 20%).

Fair è finanziato, con 114,5 milioni di euro, dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza – Pnrr – e coordinato dal Cnr.

È una vera e propria rete di ricerca che comprende 8 enti di ricerca, 14 università (tra cui anche il Politecnico di Torino) e 7 aziende (Bracco, Deloitte, Expert.ai, Intesa Sanpaolo, Leonardo, Lutech e STMicroelectronic).

La fondazione si basa sul modello “Hub & Spoke” dove, rispettivamente, il primo è l’entità legale incaricata di coordinare e gestire il tutto, ovvero la fondazione di partecipazione con sede a Pisa presso l’Area della Ricerca del Cnr; i secondi, invece, sono soggetti – università ed enti di ricerca caratterizzate da specifiche tematiche dell’IA – che coordinano le varie attività, precisamente sono 10 distribuiti in tutta Italia tra Torino, Milano, Trento, Genova, Bologna, Pisa, Roma, Bari, Cosenza e Napoli. Si stima che, entro tre anni, saranno oltre 600 le aziende che avranno l’interesse di aderire al progetto.

Anna SBARDELLATI

 

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