Pro Terra Sancta: in Libano, dove la tecnologia è solidale

Work in Progress (WIP) è un’iniziativa organizzata dall’Associazione Pro Terra Sancta e offre una speranza ai giovani libanesi in un momento di crisi economica, politica e sociale senza precedenti.

Il Libano è una terra meravigliosa, da troppi anni martoriata sotto ogni punto di vista e che oggi rischia anche di essere coinvolta nel crudele conflitto tra Hamas e Israele.

Ecco che c’è bisogno di speranza. E formare professionalmente aspiranti giovani imprenditori è la missione dell’iniziativa che, materialmente, offre finanziamenti per avviare le loro attività imprenditoriali.

Papa Paolo VI disse nel 1967, nell’enciclica sociale Populorum Progressio, che lo sviluppo è il nuovo nome della pace.

Daniele Sacco è un manager di successo del Gruppo Mondadori che ha deciso di impegnarsi in Pro Terra Sancta perchè è rimasto affascinato dalle attività per la conservazione del patrimonio culturale e naturale, per l’assistenza umanitaria alle comunità locali e per l’opera di formazione per le fasce più vulnerabili della popolazione.

E’ scattata quindi la domanda su come poter dare una mano, in maniera concreta e sostenibile, una visione che favorisca la ripresa dell’economia locale, attraverso la formazione di una nuova leva di giovani imprenditori. Perchè sì, di questo si tratta, di imprenditori ambiziosi e di progetti imprenditoriali ambiziosi.

Si crea un contest, gli startupper vengono formati in 3 mesi a produrre un business case da un grumo di idee in nuce destrutturate e un po’ strampalate.

Dietro alla realizzazione dei progetti che andranno sul mercato (i migliori 20) e dimostreranno la loro nobilitate c’è anche un obiettivo più alto: creare un sistema che, negli anni, possa garantire la sostenibilità del progetto. Per questo ogni imprenditore si impegna a restituire una percentuale del proprio guadagno, affinché possa essere messa a disposizione di altri giovani imprenditori che verranno dopo, per finanziare nuove idee, nuovi progetti, nuove speranze.

Un capitalismo della responsabilità che crea un sistema, virtuoso, una comunità che mette a fattor comune i proventi di un lavoro nuovo, produttivo, libero, frutto della speranza.

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