Pubblica Amministrazione arriva il cassetto digitale

Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, a lungo invocato da più parti e per troppo tempo rimandato, ha ormai preso il via e sta proseguendo a passo spedito già dalle prime settimane di questo 2022. Ecco quindi l’arrivo di un nuovo strumento: il Cassetto Digitale della PA, il cui obiettivo sarà quello di semplificare il rapporto con i cittadini e la gestione da parte di questi ultimi di documenti come notifiche, atti, ricevute di pagamento e comunicazioni.

Il debutto arriverà a concretizzare uno degli step programmati con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in uno dei punti dedicati agli investimenti sul digitale. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con PagoPA, società già impegnata su iniziative legate ai pagamenti verso la Pubblica Amministrazione e tra le realtà che hanno già confermato la propria adesione figurano l’Agenzia delle Entrate, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e INPS.

Con l’arrivo del Cassetto Digitale PA sarà possibile dire addio alle scartoffie e alla corrispondenza cartacea che hanno storicamente riempito faldoni e armadi. La direzione è segnata e si procede verso un’era in cui l’accesso ai documenti attraverso la propria identità digitale diverrà la norma, nel quotidiano e per tutti.

In parallelo, vedrà la luce anche la Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati che consentirà l’interoperabilità tra le varie amministrazioni. In pratica l’Isee basterà fornirlo una volta sola, come il titolo di studio o il proprio indirizzo. La piattaforma realizzerà una piena ‘interoperabilità’ tra le banche dati a partire da quelle dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps e dell’Anagrafe della popolazione. Duplice l’effetto: da una parte gli enti si scambieranno in sicurezza i dati senza richiederli, dall’altra il cittadino non dovrà fornire nuovamente informazioni che la Pubblica Amministrazione già possiede.

“Il 2021 è stato un anno di svolta per la pubblica amministrazione digitale – spiega l’amministratore unico di PagoPA, Giuseppe Virgone – abbiamo dimostrato che i servizi pubblici possono funzionare bene come quelli privati. Si comincia a formare una coscienza digitale nel settore pubblico e PagoPA sta cambiando il sistema e portando le amministrazione a pensare i servizi direttamente in digitale e a misura di cittadino”.

R.V.

 

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