Usa e Ue: accordo per ricercare applicazioni sociali dell’Ai

Accordo amministrativo “sull’intelligenza artificiale per il bene pubblico”: così è stata denominata la collaborazione tra Unione Europea e Stati Uniti volta a sviluppare modalità di utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alle nuove sfide globali. Questa ricerca mira a realizzare progetti che aiutino ad affrontare le sfide relative all’assistenza sanitaria, all’energia e all’agricoltura, con una particolare attenzione alle questioni legate al cambiamento climatico e alla mitigazione dell’impatto dei disastri naturali.

L’accordo, in particolare, si basa sui principi espressi nella Dichiarazione per il futuro di Internet e sugli interessi e sui valori condivisi dell’utilizzo delle tecnologie digitali emergenti per affrontare le sfide globali. “I ricercatori dell’UE e degli Stati Uniti uniranno le forze per sviluppare applicazioni sociali dell’AI e lavoreranno con altri partner internazionali per un impatto veramente globale”, ha chiarito il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton. “Le condizioni meteorologiche estreme e i disastri naturali come inondazioni o incendi stanno diventando sempre più comuni e distruttivi in tutto il mondo e l’intelligenza artificiale svolgerà un ruolo sempre più importante per la previsione e la simulazione, che contribuirà alla preparazione ai disastri e alla risposta alle emergenze – ha aggiunto -. La ricerca e l’informatica sull’intelligenza artificiale hanno anche il potenziale per migliorare notevolmente l’efficienza e la sostenibilità. L’intelligenza artificiale sta già promuovendo la ricerca medica, la diagnostica e il trattamento e mentre la recente pandemia ha rafforzato la necessità di un approccio veramente globale, ha anche evidenziato il divario tra i paesi”.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha osservato che la collaborazione “guiderà progressi responsabili nell’AI per affrontare le principali sfide globali con un modello di sviluppo congiunto e una ricerca integrata per offrire benefici all’intera società”.

Jasmine MILONE

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